Sai quanto costa un dipendente per la tua azienda?
Una delle voci di spesa che più preoccupa le aziende è quella per il personale.
Vediamo quali sono le voci di spesa principali e come si quantificano.
Parametri del costo del lavoro
Gli elementi che definiscono il costo del personale variano in base alla tipologia della tua azienda.
Questi sono:
- Il settore a cui appartiene (definito dal codice ATECO che determina poi di solito il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro da applicare);
- La tipologia di contratto e la sua durata (ad esempio, se vuoi assumere un apprendista la percentuale contributiva è più bassa rispetto ad altre tipologie di contratto);
- La mansione e il livello del dipendente;
- L’orario che farà (nel caso di part-time o full-time);
- La possibilità di accedere a sgravi contributivi. Potrebbero interessarti a tal proposito gli articoli sulle agevolazioni per assunzioni donne, assunzioni over 50, assunzioni under 36.
Elementi del costo del lavoro
Gli elementi che definiscono il costo del lavoro sono tre:
- La retribuzione annua lorda (RAL)
- Contributi previdenziali e assicurativi
- TFR
RAL: definizione, composizione e calcolo
La Retribuzione annua lorda (RAL) è il primo dato che devi conoscere per sapere quanto un dipendente costa alla tua azienda. È partendo da questo importo infatti che potrai calcolare le altre componenti del costo di un lavoratore (contributi e TFR).
La RAL di un dipendente è la somma di tutti gli stipendi ricevuti nell’arco di un anno solare.
Attenzione però: si tratta degli importi lordi, che includono cioè le tasse e i contributi previdenziali (che sono circa 1/3 del totale) che il dipendente è tenuto a pagare.
Per calcolare la RAL dovrai quindi moltiplicare l’importo della retribuzione prevista dal CCNL in base al livello del dipendente per 12 mensilità.
A queste, poi, dovrai aggiungere l’importo di tredicesima e quattordicesima, se previste.
Contributi previdenziali e assicurativi
I contributi previdenziali sono pagati in parte dal dipendente (tramite trattenuta in busta paga) e in parte dal datore di lavoro. La parte a carico del datore, non inclusa nella RAL, è un altro importante elemento da considerare per calcolare il costo aziendale di un dipendente. Si tratta delle somme necessarie a garantire al lavoratore la pensione (contributi INPS) e l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali (contributi INAIL).
Il loro importo varia in base alla RAL del lavoratore e a vari altri elementi: tipo di attività svolta dall’azienda (commerciale, industriale, agricola); dimensioni e natura giuridica della società; qualifica del dipendente. In linea di massima comunque, i costi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro ammontano a circa il 31% della RAL.
Il pagamento dei contributi all’INPS si effettua mensilmente, tramite modello F24.
I contributi da versare all’INAIL variano in base al settore dell’azienda e alla pericolosità delle lavorazioni. Un tasso medio si aggira attorno al 15 per mille della RAL.
TFR: calcolo dell’importo
Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una retribuzione differita nel tempo, ossia che andrà accantonata e rivalutata ogni anno e versata al termine del rapporto di lavoro.
Per calcolare l’importo da accantonare per il TFR di un dipendente occorre dividere la RAL per 13,5. Il risultato andrà rivalutato al 31 dicembre di ogni anno con un tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice ISTAT.
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