Il tirocinio (chiamato anche stage) è una modalità di accompagnamento al lavoro dei giovani nel mondo del lavoro.
Tirocini nel 2023: risorsa per le aziende?
Precisiamo che non si tratta di un contratto di lavoro subordinato: non esistono quindi costi come le ferie, i permessi, TFR, tredicesima, contributi, indennità di malattia o di maternità. Vediamo i requisiti e i limiti da rispettare.
Indice
ToggleDifferenze tra tirocinio curriculare ed extracurriculare
Cominciamo col dire che esistono due tipologie di tirocini:
- curriculari: consistono in un periodo di formazione in azienda che si rivolge agli studenti iscritti regolarmente a un corso di studi (i cosiddetti periodi di alternanza scuola-lavoro)
- extracurriculari: definiti anche di inserimento/reinserimento lavorativo sono rivolti a soggetti fuori da percorsi di studio (con età minima di 18 anni) privi di occupazione (inoccupati e disoccupati) o con particolari svantaggi (disabili).
In questo articolo mi occuperò dei tirocini extracurriculari con riferimento alla normativa regionale della Toscana (legge Regionale n. 32 del 2002).
Requisiti del tirocinante
Non esiste, secondo la normativa vigente, un limite di età entro cui un candidato possa svolgere uno stage in azienda.
L’art. 17 quater della legge regionale indica per i tirocini non curriculari un’età non inferiore ai 18 anni.
Come attivare il tirocinio nell’azienda
Per attivare un tirocinio in azienda è indispensabile la presenza di 3 soggetti:
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- il tirocinante;
- il soggetto ospitante, vale a dire l’azienda;
- l’ente promotore (che ha il compito di supervisionare il processo e garantirne il buon funzionamento; si occupa anche della gestione burocratica e amministrativa dell’attivazione).
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Tra gli enti promotori ci sono i Centri per l’impiego che offrono gratuitamente questo servizio.
L’azienda e l’ente promotore sono tenuti entrambi a nominare un tutor: uno che supervisiona il corretto svolgimento dello stage in azienda; un secondo in azienda che ricopre una funzione formativa, affiancando lo stagista nel suo percorso di apprendimento.
Lo stage in azienda è disciplinato da un accordo sottoscritto dalle tre parti (tirocinante, soggetto ospitante, ente promotore). Una volta che è stato redatto e firmato, l’azienda ospitante deve comunicare alla Regione l’attivazione del tirocinio mediante una comunicazione telematica (modello Unilav).
Quanti tirocinanti può ospitare un’azienda
Il numero di tirocinanti che un’azienda può ospitare è direttamente proporzionale al numero dei suoi dipendenti:
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- aziende con un numero di dipendenti da 1 a 5: solo 1 tirocinante
- aziende con dipendenti tra 6 e 19: fino a 2 stagisti
- aziende con più di 20 dipendenti: fino a un numero di stagisti non superiore al 10% dei dipendenti stessi.
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Qual è il compenso minimo previsto
Lo standard minimo stabilito a livello nazionale è di euro 300,00 ma la normativa regionale può prevedere limiti diversi. Nel caso della Toscana l’importo stabilito come compenso minimo è di euro 500,00.
Novità legge di Bilancio 2022
La Legge di Bilancio ha introdotto importanti novità in materia di tirocini, affidando alla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato e le Regioni la conclusione di un nuovo accordo per la definizione di linee guida. Il termine stabilito è di 180 giorni e al momento ancora non è stato emanato.
Le novità che invece sono fin da subito attuabili sono le seguenti:
- nel caso di mancata corresponsione dell’indennità al tirocinante è prevista a carico del trasgressore l’irrogazione di una sanzione amministrativa il cui ammontare è proporzionato alla gravità dell’illecito commesso, in misura variabile da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 6.000 euro;
- per quanto riguarda gli obblighi di sicurezza che l’azienda deve rispettare nei confronti del tirocinante (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro DL81/2008 inserire link ) sono equiparati a quelli previsti nei confronti dei lavoratori subordinati.
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