Conosci il contratto di apprendistato? Sai come assumere un lavoratore apprendista?
L’apprendistato professionalizzante è un contratto per assumere giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni (e 364 giorni), affiancando all’attività lavorativa quella formativa.
Assumere apprendisti comporta un sostanzioso risparmio contributivo per le aziende, molti però non conoscono quali obblighi e rischi comporta.
Vediamo quali sono gli aspetti a cui porre attenzione 😉😉
Le agevolazioni economiche previste
Consistono in:
- contributi previdenziali a carico dell’azienda molto ridotti rispetto alle aliquote ordinarie
- deducibilità del costo dell’apprendista dalla base imponibile IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive)
- il primo anno l’apprendista può essere retribuito con una “paga più bassa” rispetto agli altri lavoratori (solitamente di due livelli sotto la paga finale della qualifica).
La durata dell’apprendistato
Per assumere un lavoratore apprendista occorre fare attenzione alla durata del contratto: non può essere superiore a 3 anni.
Fanno eccezione alcune professioni del settore artigiano (es. parrucchieri, falegnami, orafi) per cui la durata può essere estesa fino a 5 anni.
Numero massimo di contratti apprendistato
Il datore di lavoro che occupa fino a 9 dipendenti non può superare il rapporto numerico di 1 apprendista per ogni lavoratore qualificato; invece, il datore di lavoro che occupa oltre 9 dipendenti può assumere 2 apprendisti ogni 3 dipendenti qualificati già in forza.
Contratto apprendistato part time
Si può fare valutando però che la durata delle prestazioni lavorative sia tale da permettere il conseguimento della qualifica professionale oggetto del contratto. Spesso sono i CCNL (Contratti collettivi nazionali di lavoro) a stabilire il limite orario settimanale al di sotto del quale non si può scendere.
Formazione dell’apprendista
La formazione per un giovane apprendista si distingue in:
- formazione esterna all’azienda: deve obbligatoriamente essere fornita da organismi pubblici accreditati dalla Regione ed è finalizzata a fornire competenze di base e trasversali;
- formazione interna all’azienda, finalizzata a trasmettere le competenze specifiche per conseguire la qualifica professionale prevista.
Fine del periodo formativo
La durata del periodo formativo è solitamente di 3 anni (5 per le qualifiche artigiane). Allo scadere di questo periodo di tempo entrambe le parti possono interrompere liberamente il rapporto senza alcuna motivazione.
Questa libertà di recedere si attua però solo “alla data esatta di fine del periodo formativo”.
Si tratta di una parentesi nel quale non trovano applicazione le norme sul licenziamento (e relativo obbligo di motivazione), che invece sono obbligatorie durante tutto il resto del rapporto.
Obblighi del datore verso l’apprendista
L’azienda ha l’obbligo di:
- provvedere all’insegnamento necessario al conseguimento di una determinata qualifica;
- nominare un tutor aziendale che deve visionare e formare l’apprendista;
- redigere il piano formativo individuale, in cui viene specificato il percorso formativo occorrente all’apprendista per conseguire la qualifica finale;
- compilare il registro formazione apprendisti: è di fondamentale importanza per comprovare l’avvenuta formazione dell’apprendista nel caso di eventuali ispezioni o vertenze.
Sanzioni per omessa formazione apprendista
Il datore di lavoro è tenuto al versamento della differenza tra i contributi ridotti versati e quelli calcolati con aliquota piena relativa alla qualifica finale… maggiorati del 100%. Il contratto di apprendistato è senz’altro molto conveniente per un’azienda ma comporta anche degli obblighi importanti da assolvere, pena la perdita di tutti i benefici previsti.
Mi auguro di averti fornito informazioni utili sull’assunzione di un lavoratore apprendista.
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