L’apprendistato professionalizzante è un contratto che consente alle aziende di assumere giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni (e 364 giorni), affiancando all’attività lavorativa quella formativa.
Molti imprenditori sanno che assumere apprendisti comporta un sostanzioso risparmio contributivo, ma molti non conoscono quali importanti obblighi comporta, non sanno cosa succede alla data esatta di fine del periodo formativo e spesso commettono errori sull’erogazione della formazione dell’apprendista all’interno dell’azienda.
Nella prima parte di questo articolo ti darò informazioni riguardo alle agevolazioni previste dall’apprendistato, la sua durata e le modalità di attuazione.
Nella seconda parte ti spiegherò quali sono i principali obblighi del datore di lavoro e come può assolverli correttamente per non incorrere in sanzioni.
PRIMA PARTE
- Cosa è esattamente l’apprendistato “professionalizzante”
- Quali sono le agevolazioni economiche previste dall’apprendistato?
- Qual è la durata esatta dell’apprendistato?
- Quanti rapporti di apprendistato si possono attivare nell’azienda?
- Si può stipulare un contratto di apprendistato part-time?
- Che formazione deve seguire l’apprendista?
- Cosa succede alla fine del periodo formativo?
SECONDA PARTE
- Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nell’apprendistato?
- Cosa succede se il datore non rispetta questo obbligo?
Dunque iniziamo! 😉😉
Cosa è esattamente l’apprendistato professionalizzante
E’ un contratto lavorativo che prevede una formazione specifica dell’apprendista, svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro e finalizzata a fare acquisire, al termine del periodo formativo, una qualifica professionale.
Quali sono le agevolazioni economiche previste?
Si sostanziano in:
- contributi previdenziali a carico dell’azienda molto ridotti rispetto alle aliquote ordinarie;
- deducibilità del costo dell’apprendista dalla base imponibile IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive);
- il primo anno l’apprendista può essere retribuito con una “paga più bassa” rispetto agli altri lavoratori ossia corrispondente a due livelli sotto la paga finale della qualifica.
Qual è la durata esatta dell’apprendistato?
La durata non può essere superiore a 3 anni.
Fanno eccezione alcune professioni del settore artigiano (es. parrucchieri, falegnami, orafi) per cui la durata può essere estesa fino a 5 anni.
Quanti rapporti di apprendistato si possono attivare nell’azienda?
Il datore di lavoro che occupa fino a 9 dipendenti non può superare il rapporto numerico di 1 apprendista per ogni lavoratore qualificato; invece, il datore di lavoro che occupa oltre 9 dipendenti può assumere 2 apprendisti ogni 3 dipendenti qualificati già in forza.
Si può stipulare un contratto di apprendistato part-time?
Si può fare valutando però che la durata delle prestazioni lavorative sia tale da permettere il conseguimento della qualifica professionale oggetto del contratto. Spesso sono i CCNL (Contratti collettivi nazionali di lavoro) a stabilire il limite orario settimanale al di sotto del quale non si può scendere.
Che formazione deve seguire l’apprendista?
La formazione per un giovane apprendista si distingue in:
- formazione esterna all’azienda: deve obbligatoriamente essere fornita da organismi pubblici accreditati dalla Regione ed è finalizzata a fornire competenze di base e trasversali;
- formazione interna all’azienda, finalizzata a trasmettere le competenze specifiche per conseguire la qualifica professionale prevista.
Cosa succede alla fine del periodo formativo?
La durata del periodo formativo è solitamente di 3 anni (5 per le qualifiche artigiane). Allo scadere di questo periodo di tempo entrambe le parti possono interrompere liberamente il rapporto senza alcuna motivazione.
Questa “libertà” di recedere si attua però solo “alla data esatta di fine del periodo formativo”.
Si tratta di una parentesi nel quale non trovano applicazione le norme sul licenziamento (e relativo obbligo di motivazione), che invece sono obbligatorie durante tutto il resto del rapporto.
Occorre quindi porre molta attenzione a questa data !!!
Veniamo ora alla seconda parte che riguarda gli obblighi del datore di lavoro nel contratto di apprendistato.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro?
L’azienda ha l’obbligo di:
- provvedere all’insegnamento necessario al conseguimento di una determinata qualifica;
- nominare un tutor aziendale che deve visionare e formare l’apprendista;
- redigere il piano formativo individuale, in cui viene specificato il percorso formativo occorrente all’apprendista per conseguire la qualifica finale;
- compilare il registro formazione apprendisti: è di fondamentale importanza per comprovare l’avvenuta formazione dell’apprendista nel caso di eventuali ispezioni o vertenze.
Quali sanzioni sono previste se il datore non assolve all’obbligo formativo nei confronti dell’apprendista?
E’ tenuto al versamento della differenza tra i contributi ridotti versati e quelli calcolati con aliquota piena relativa alla qualifica finale… maggiorati del 100%.
Come avrai intuito, il contratto di apprendistato è senz’altro molto conveniente per un’azienda ma comporta anche degli obblighi importanti da assolvere, pena la perdita di tutti i benefici previsti.
Mi auguro di averti fornito in questo articolo informazioni utili e se hai bisogno di maggiori approfondimenti contattami oppure se preferisci chiamami al numero 0574 17 47 258.
A presto!